
Il viaggio in Israele, nell'ottobre 2022, ha rappresentato la mia prima volta in Asia. Ovviamente stiamo parlando di uno Stato atipico, per l'Asia e in generale: ero preparato a ciò, ma l'impatto è stato molto più profondo del previsto. Se si vuole pianificare un viaggio in Israele bisogna innanzitutto considerare che non solo la vita dei singoli cittadini, bensì anche quella di negozi, stazioni, supermercati eccetera, è totalmente condizionata dai precetti della religione ebraica. Ogni sabato, così come in ogni giorno festivo, è proibito per gli ebrei impegnarsi in qualsiasi attività, e di conseguenza essi non praticano sport, non lavorano, non escono di casa.
TEL AVIV
Il giorno in cui sono atterrato a Tel Aviv ricorreva la festa chiamata "Sukkot": il treno che collega l'aeroporto al centro città (breve corsa e prezzo contenuto) non era operativo (anche se vendevano comunque i biglietti), di conseguenza l'unica opzione per raggiungere il centro era uber o il taxi. Inutile dire come tutti gli autisti approfittassero e non poco di questa situazione, chiedendo cifre molto alte, e in contanti (difficili da reperire in quanto anche i cambiavalute rispettavano il riposo). Anche quando siamo arrivati in centro a Tel Aviv la situazione era surreale, ogni bar chiuso, nessuna macchina né mezzo pubblico per strada, in ostello non ci hanno fatto fare il check in, ci hanno giusto fatto lasciare gli zaini come se fosse il più grande favore al mondo. Verso il pomeriggio la situazione si è poi normalizzata, e devo dire che Tel Aviv è una città che ha molto da offrire, sia come ristoranti e locali in cui fare aperitivi, sia come spiagge, sabbiose e ampie, nelle quali anche ad ottobre ci si può fare il bagno come se fosse estate. I prezzi sono molto alti, sicuramente più alti che nelle maggiori città italiane e anche rispetto a Londra, e i camerieri si arrabbiano se non si dà loro la mancia (o come nel caso nostro che la davamo sempre, se non è dell'importo che loro immaginavano). Se si passeggia per Tel Aviv, se non altro nelle zone più centrali e turistiche, sembra di essere in una città europea o comunque occidentale: è tutt'altro che difficile trovare giovani vestiti alla moda, ragazzi e ragazze che si allenano sul lungomare, ed è molto facile imbattersi in locali trendy e in alcuni casi LGBT.

Dove mangiare
Un ristorante molto carino e con cibo e vino locale di qualità si chiama Pereh (Nahalat Binyamin St 27). Costo un pò più alto della media di Tel Aviv ma ne vale la pena.

Dove dormire
Visto l'alto costo degli hotel vicini al mare ed in generale, la notte a Tel Aviv abbiamo soggiornato in un ostello un pò fuori dal centro, ma comunque molto bello e con stanze con bagno privato, come la tripla che abbiamo prenotato noi: si chiama "Gia home" (32 Yitzhak Sadeh Street).

HAIFA
Arriviamo ad Haifa dopo un'oretta di treno da Tel Aviv. I treni sono l'unica cosa economica che potrete trovare in Israele: il livello dei convogli non è esattamente quello dei principali stati europei, ma comunque accettabile. Occorre partire per tempo se si deve prendere un treno perché ogni stazione prevede il controllo al metal detector per entrarci.
Haifa è una città molto particolare, presenta dislivelli importanti quindi se non si è allenati è necessario muoversi in auto o per lo meno prendere i pullman di linea. La principale attrazione di Haifa è senz'altro il tempio di Baháʼí, molto particolare sia visto dalla base che dalla sommità, presenta terrazzamenti decorati da giardini e ben 1500 gradini!


Per il resto ad Haifa presenta molti tempi ebraici e anche chiese cristiane, un'infinità di edifici in pietra bianca o comunque di colore bianco che danno un ottimo colpo d'occhio. Vi sono anche delle spiagge ma essendoci stati per poco tempo non abbiamo avuto modo di visitarle. Ovviamente Haifa essendo una città principalmente industriale è per forza di cose meno pensata per i turisti rispetto a Tel Aviv e Gerusalemme.


Stadio
Il motivo che ci ha spinti ad Haifa e in Israele è stata la partita di Champions della Juve nella tana del Maccabi.
Il Sammy Ofer stadium è una stadio di dimensioni medie, ma moderno e molto bello. I 30mila tifosi del Maccabi hanno sostenuto la squadra senza sosta, portando i Verdi alla vittoria in coppa dei campioni dopo ben 20 anni.



Il settore è situato nell'angolo, in prossimità della bandierina. Non essendo moltissimi i sostenitori della vecchia Signora accorsi per l'occasione, è stato aperto soltanto l'anello superiore.



Gerusalemme
L'ultimo giorno dei 3 in Israele l'abbiamo dedicato ad una visita, seppur veloce, in Terra Santa. Da Haifa sono circa 2 ore, cambiando treno a Tel Aviv (l'aeroporto è ben collegato con Gerusalemme). Arrivare nella città sacra per le 3 principali religioni monoteiste é come fare un salto nel passato: i cittadini locali sono praticamente tutti vestiti secondo la tradizione ebraica, gli uomini in camicia bianca cappotto nero e kippah, le donne con una gonna lunga e un maglione largo dalle maniche lunghe. È molto bella da visitare la zona antica, quella dentro le mura, dove si possono ammirare i luoghi in cui visse, predicó e morì Gesù Cristo.




Fortemente consigliato prepararsi l'itinerario in precedenza in quanto la connessione dati se si ha una sim europea ha prezzi esorbitanti.
Dove mangiare
Prima di tornare all'aeroporto e lasciare Israele (partite con largo anticipo perchè la procedura per arrivare al gate è diversa rispetto a tutto il mondo e ci sono tantissimi controlli) ci siamo fermati in un bar/ristorante molto carino per fare un abbondante aperitivo divenuto praticamente una cena. Prezzi alti come in tutti i posti che circondano la città vecchia di Israele e che accolgono i turisti, ma qualità alta (Caffit Cafe, incrocio tra Ben Sira st e Queen Shlomziyon St).
