
Torino
E’ difficile per me parlare di Torino in chiave turistica, visto che è la città più vicina a casa mia e ci sono andato ogni giorno, prima alle scuole superiori poi all’università. Sicuramente è una città meno caotica di Roma e Milano, ordinata, con un centro storico molto apprezzabile per le piazze, i monumenti, i portici, le vie dello shopping (via Garibaldi e via Roma), oltre che ad una discreta superficie di verde.
Per chi non lo sapesse Torino è stata la prima capitale d’Italia, da quando è stata creata, ovvero nel 1861, fino al 1865 quando la capitale divenne Firenze. All’epoca l’Italia era una monarchia, i cui reali erano i Savoia: a ciò si deve la presenza di numerosi monumenti, palazzi e il teatro che richiamano il periodo monarchico e la famiglia reale. Sicuramente Torino ha subito una profonda trasformazione negli ultimi 20 anni, che l’anno vista passare da una città industriale grigia e triste, ad una città molto più viva e vivibile. L’avvenimento che l’ha definitivamente trasformata sono state le Olimpiadi invernali del 2006: è stata costruita la metro dopo decenni di promesse, ed è stato ristrutturato il vecchio Stadio Comunale (divenuto “Olimpico” per l’occasione ed oggi “Olimpico Grande Torino”). L’aspetto più positivo è che l’onda progressista non si è arrestata alla fine del febbraio 2006 con la fine dei giochi, bensì è continuata e continua tuttora: le statistiche parlano di turisti presenti sempre in numero maggiore così come gli studenti Erasmuss.
Cosa mangiare
I piatti tipici piemontesi più famosi sono la polenta (piatto che è tipico di un po’ tutto il nord italia), il fritto misto alla piemontese, il vitello tonnato, i tomini, le acciughe al verde e la bagna caoda. Come dessert il più famoso è il bunet.
Dove mangiare
A mio parere il miglior ristorante di cucina tipica piemontese a Torino è “L’acino”: situato vicino alla centralissima via Garibaldi, offre piatti tipici gustosissimi e fatti in casa, oltre che ad una vastissima gamma di vini essendo anche enoteca. I miei piatti preferiti sono come primi i Tajarin al ragù oppure i ravioles e come dolce la panna cotta. Molto consigliata la prenotazione (3451392770).

La domenica sera, quando l'Acino è chiuso, per una cena tipica piemontese di qualità consiglio "L'osteria degli Ottoni", situata vicino a Piazza Bodoni, praticamente attaccata al Conservatorio, e non distante da Porta Nuova. Per quanto riguarda un posto perfetto per pranzare, purtroppo un po difficile da raggiungere se non si ha a disposizione l'auto, è la "Piola d'le due surele".
Un posto molto particolare che consiglio è il Mac bun: l’idea del locale è stata quella di tramutare il concetto di fast food in slow food; quindi al suo interno è possibile gustare hamburgher di carne tipica piemontese e altri vari prodotti di qualità.
Un posto appena fuori Torino, dove mangiare in abbondanza e passare una serata in amicizia e in libertà è Ciliegia d’oro di Pecetto: possibilità di fare giro pasta con assaggi di 20 tipi di pasta diversi (se si è in molti si può prenotare e avere l’esclusiva per la saletta sotto).

Come pizzerie consiglio: in provincia "Totò e Macario" entrambe le sedi, in città "da Ciro".
Se volete provare la pizza al tegamino/padellino consiglio di andare da Mandis in zona Torino nord (corso Vercelli 138) oppure da "Il Padellino" se siete in centro (Corso Vinzaglio 21).
Un locale molto carino per una colazione o una merenda è Torteria Berlicabarbis: situato a sul lungo Dora (via Catania 10), offre una vasta gamma di torte e diversi tipi di cioccolata calda e di thé. Ci sono anche altre torterie in giro per la città, nelle quali però non sono mai entrato.
Per quanto riguarda le gelaterie, a mio parere il miglior gelato di Torino è e sarà sempre quello di Fiorio.
Cosa bere
Il Piemonte è una regione che vanta molti vini di qualità conosciuti al di fuori dei confini nazionali: per esempio tra i miei preferiti Dolcetto, Barbera e Bonarda come rossi, l’Erbaluce, coltivato e prodotto a Caluso vicino a casa mia, come bianco; come spumanti consiglio il famoso e tradizionale spumante di Asti, se invece si cerca qualcosa di un po’ diverso dal solito consiglio lo spumante rosso Malvasia. Un liquore digestivo di ottima qualità che invece è conosciuto e si trova solo in Piemonte è l’amaro San Simone, assolutamente consigliato a fine pasti!
Dove bere
In corso Vittorio Emanuele tra la stazione di Porta Nuova e il parco del valentino ci sono 2 pub in stile anglosassone, dove si possono bere birre delle più svariate provenienze e vedere le partite di calcio e rugby: si tratta dell’”Huntsman” e del “Murphy’s Six Nations”. Un altro pub molto carino, consigliato soprattutto per la vasta gamma di birre di parecchi stati d’Europa che offre è il Piper, che è un po’ più lontano dal centro. Il locale più autoctono come dice il nome è il Birrificio Torino. Per quanto riguarda i cocktail, il mio locale preferito è il Blanco in Piazza Vittorio: consiglio in particolare il Mojito alla liquirizia davvero fantastico!
Da vedere a Torino
Non saprei dare un ordine preciso alle cose belle da vedere a Torino perché dipende molto dai gusti di ognuno.
In ordine sparso consiglio:
-Basilica di Maria Ausiliatrice e oratorio di Valdocco: a parte la bellezza delle chiesa, è bello pensare che esattamente lì non poi così tanti anni fa vivevano la loro vita quotidiana Don Bosco e i primi salesiani; bellissima la messa in onore di Don Bosco ogni 31 gennaio (San Giovanni Bosco appunto) con la presenza del Rettor Maggiore e di tantissimi giovani di tutto il mondo.
-Piazza Vittorio: oltre ad essere la piazza porticata più grande d’Europa, è uno dei punti più magici di Torino, essendo attaccata al fiume Po (dove una volta c’erano i locali dei Murazzi) con vista sulla Gran Madre, e dall’altra parte si vede Piazza Castello alla fine di via Po. Negli ultimi anni è sempre più viva la vita notturna tutte le sere specialmente nel fine settimana, grazie ai tanti locali che hanno aperto.
-Eataly: situato in zona Lingotto esattamente di fronte all’8gallery, Eataly è l’esempio più eclatante di slow-food all’italiana. E’ possibile sia gustare le pietanze più disparate (dalla carne al pesce, dal gelato alla pizza) sia fare la spesa nel supermercato oppure una semplice visita alle bellissime cantine che vantano una serie non indifferente di vini e birre di qualità.
-Quadrilatero: zona del centro di Torino consigliata per gli aperitivi e per passare serate in locali dove si può mangiare, bere, fumare il narghilè e fare mille altre cose.
-San Salvario: una volta era un quartieraccio di Torino, contraddistinto da prostitute, spacciatori e malavita; ultimamente la zona è diventata molto più vivibile e grazie all’apertura di molti bei locali dove si beve a poco prezzo è diventata una zona importante della movida torinese.
-Teatro Regio: teatro di origini antiche, come dice il nome era il teatro dei reali quando Torino era la capitale del Regno di Sardegna e capitale d’Italia, prima che venisse spostata a Firenze e poi a Roma.


Superga: è un luogo storico di Torino non soltanto per la Basilica, ma soprattutto per la tragedia dove perse la vita il Grande Torino. Da juventino mi sento di dire che è veramente un posto speciale, non solo per la bellissima vista, ma soprattutto per la storia che rappresenta.
Monte dei Cappuccini: al pari di Superga è un punto dove si può osservare Torino dall’alto, con una vista bellissima sulle Alpi e sulla città. Molti torinesi sono stati concepiti qui.
Stadi
STADIO DELLE ALPI
Lo Stadio Delle Alpi, costruito in occasione dei mondiali di calcio del ’90 e demolito nel 2006, ha ospitato le partite interne di Juve e Toro per 16 anni. Era uno stadio di grandi dimensioni, ma purtroppo quasi sempre vuoto e con una visibilità pessima a causa della pista di atletica. Però in quelle poche occasione in cui è stato esaurito in tutti i suoi 69mila posti era davvero uno spettacolo dal punto di vista del tifo, sia a livello acustico che di coreografie e colori. Ricordo il Delle Alpi con un affetto incredibile: è stato lo stadio della mia prima partita allo stadio (Juve-Venezia del 1999 regalo di compleanno di mia madrina), è stato lo stadio del mio primo abbonamento (stagione 2002-2003 regalo per la promozione in prima media), è stato lo stadio dove ho visto una delle partite più belle della mia vita ovvero quel Juve-Real Madrid 3 a 1 che nessuno juventino potrà mai dimenticare!


Ma ricordo il Delle Alpi con grande emozione anche per i tanti concerti di Vasco (tra cui il primo ovvero Basta poco tour) a cui ho assistito con i miei amici e con mio fratello: erano serate epiche, che aspettavi per mesi e che ricordavi per anni!




In precedenza si chiamava stadio “municipale Benito Mussolini” (dagli anni 30 fino al 1945) e poi “comunale Vittorio Pozzo” (a seguito della fine della guerra fino al 1990 quando le torinesi si trasferirono al Delle Alpi).
E’ uno stadio di dimensioni abbastanza contenute, circa 25mila persone, con una visuale discreta (è presente la pista di atletica).
JUVENTUS STADIUM
E’ il primo stadio italiano di proprietà della società e costruito “all’inglese”, infatti offre una visuale veramente ravvicinata al campo di gioco, sia dalle tribune che dalle curve. E' stato inaugurato nel settembre 2011 con un'amichevole contro il Notts County, ed è localizzato esattamente dove in precedenza c'era il Delle Alpi, al confine tra Torino e Venaria.
Vi è la possibilità di effettuare il tour dello stadio e la visita al museo dove sono esposti i trofei vinti dalla Juventus oltre a cimeli di giocatori del passato.


Discoteche
Come locale estivo il più bello in assoluto (e anche il più costoso) è il Cacao, all’interno del parco del Valentino: in quasi tutte le serate selezione all’ingresso quindi camicia obbligatoria per i ragazzi oltre ai soliti accorgimenti.
A seguire come locale di tendenza c’è la Rotonda sempre in zona Valentino: è aperta anche d’inverno, anche se senza gli ambienti esterni perde parecchio fascino.
Sempre all’interno del parco del valentino ci sono altri 2 locali molto belli dove ho passato serate bellissime (cutre e feste isef su tutte): Chalet e Life.

STADIO OLIMPICO GRANDE TORINO
Deve il suo nome alle olimpiadi invernali di Torino 2006, in quanto fu ricostruito per l’occasione e ospitò la cerimonia di apertura e di chiusura.