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Argentina

E’ difficile per me trovare le parole giuste per descrivere che cosa significhi e cosa mi ha trasmesso l’Argentina. Visitarla è stato da sempre il mio sogno, che si è realizzato a fine novembre 2019, quando in Sud America l’estate era alle porte, e quindi il clima era non troppo caldo né troppo freddo per godersi Buenos Aires e le sue mille sfaccettature. Ho trovato un popolo ospitale all’ennesima potenza, gente che vive ogni cosa, dal calcio alla politica fino al cibo, con una passione senza pari.

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Nelle due settimane in cui ho soggiornato a Buenos Aires e dintorni, per quanto in alcuni casi mi sia allontanato dalle zone turistiche, non mi sono mai sentito in pericolo, né ho avuto l’impressione o la sensazione di non essere desiderato. Purtroppo si avverte, in alcune zone più di altre, la crisi economica che da qualche tempo attanaglia il Paese: la disoccupazione è molto alta, il pesos molto svalutato e di conseguenza le prospettive per il futuro non sono sempre rosee per i giovani (anche se nonostante ciò l’Argentina resta uno degli Stati più ambiti in cui trasferirsi per gli abitanti del resto del continente sudamericano).

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Per quanto riguarda l’aspetto culinario, non mi era mai capitato di non sentire la mancanza della cucina italiana per più di un giorno; in Argentina non l'ho sentita per 12 giorni! Cucina pazzesca la loro (a patto che non siate vegetariani).

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Non posso negare che il motivo principale della mia vacanza argentina fosse la volontà di assistere a più partite di calcio possibile, per poter vedere da vicino le gesta delle celeberrime “barras bravas”, le tifoserie organizzate che sostengono con voce, bandiere e strumenti musicali la propria squadra in ogni partita. Ma ho voluto descrivere tutte le bellissime esperienze legate al calcio in una pagina a parte, alla quale si accede tramite il link sottostante.

Fatte le dovute premesse, vado ora a parlare dei monumenti, dei parchi, dei locali, degli edifici che più mi hanno affascinato e che a mio parere vanno assolutamente visitati se si ha la fortuna di poter passare del tempo nella capitale argentina. Procederò parlando dei quartieri della città in ordine sparso, senza alcun ordine di preferenza o altri criteri.

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La Boca-Caminito

Situata a Sud di Buenos Aires, tra il centro città e Avellaneda, la Boca è la zona popolare per eccellenza; è strettamente legata ad una delle squadre di calcio più famose al mondo, il Boca Juniors, ospitandone il celeberrimo stadio, la Bombonera. Tutti i muri del quartiere sono molto colorati, la maggior parte di azzurro e oro proprio per motivi calcistici, e molti ristoranti, oltre a servire ottimo cibo tipico, offrono al visitatore la possibilità di assistere ad esibizioni di tango! La Boca è la zona che consiglio per comprare regali: è possibile trovare souvenir, gadgets, magliette, cappellini, sciarpe e ogni altra cosa che possiate immaginare, legata al calcio, ma non solo, a prezzi più bassi rispetto alle zone più turistiche. Sconsigliato andarci dopo il tramonto.

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Recoleta

E' una zona residenziale, la zona con i negozi di lusso, gli hotel a 5 stelle e architettura in stile parigino. Potrà sembrare alquanto strano, ma la principale attrazione turistica di Recoleta è il cimitero: ospita al suo interno le tombe di molte persone ricche e talvolta famose di Buenos Aires (la più visitata è quella di Eva Peron), che negli anni hanno fatto costruire lapidi sempre più ricercate e appariscenti.

A poche centinaia di metri dal cimitero, vi è un bar tradizionale molto bello, che consiglio per un aperitivo o per colazioni tipiche e abbondanti: si chiama “la Biela”.

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Puerto madero

Situata tra la Casa Rosada e la riserva ecologica, è una delle zone più care e avvenieristiche della capitale, in quanto è stata letteralmente ripensata e ricostruita recentemente in chiave moderna; ospita ristoranti alla moda, il casinò e molti locali perfetti per un aperitivo al tramonto, ma è un’area perfetta anche solo per una passeggiata rilassante.

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Palermo

E' un quartiere molto vivo, soprattutto per quanto riguarda Palermo Soho e Palermo Hollywood, dove si può bere, mangiare e far festa fino a tarda notte. E’ la zona di Buenos Aires alla quale sono più legato avendoci soggiornato nelle due settimane di vacanza ospite di Marco, che non smetterò mai di ringraziare!

Palermo presenta anche molte aree verdi molto curate e ricercate, su tutte meritano di essere menzionate il Patio Andaluz e Bosques de Palermo, che si affacciano su un piccolo lago.

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Centro

Non si può certo lasciare Buenos Aires senza aver visitato, per lo meno da fuori, i monumenti del centro famosi nel mondo intero! Il fulcro della città è sicuramente Plaza de Mayo, la piazza più importante di Buenos Aires e per estensione di tutto il Paese, per tutto ciò che ha significato dalla nascita della nazione e che continua a significare oggigiorno: a partire dagli anni settanta è il luogo dove ogni giovedì le madri di Plaza de Mayo, ovvero le madri dei desaparecidos, si ritrovano a commemorare i figli scomparsi durante la dittatura. Su Plaza de Mayo si affacciano alcuni degli edifici civili e religiosi più importanti della città: il Cabildo di Buenos Aires, la cattedrale cittadina, la sede del governo cittadino, il Banco de la Nación Argentina e la Casa Rosada (sede del governo nazionale).

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A poca distanza da Plaza de Mayo troviamo il teatro Colon, uno dei teatri lirici più celebri al mondo: è stato inaugurato nel 1908 dopo la chiusura del vecchio teatro che si trovava proprio in Plaza de Mayo, dove oggi c’è la Banca centrale.

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A pochi passi dal teatro Colon, dove si incontrano Avenida 9 de Julio e Avenida Corrientes, sorge l’Obelisco, una struttura di 67 metri inaugurata nel 1936 per festeggiare i 400 anni di fondazione della città.

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Non sarà un monumento storico o di rilevanza culturale, ma consiglio assolutamente una visita ad una libreria ubicata dentro un vecchio teatro in Avenida Santa Fe, si chiama “el Ateneo”.

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San Telmo

E' uno dei quartieri più caratteristici di Buenos Aires, essendo uno dei più antichi e che ancora conserva i tratti originari. Vi sono molte trattorie storiche dove è possibile mangiare a prezzi economici e godersi l’esibizione di maestri di tango. Una tappa obbligatoria se ci si reca in questa zona della città è il Mercado de San Telmo, dove troverete una grande varietà di ristoranti e chioschi per gustare le migliori pietanze tipiche in un ambiente rustico. Ogni domenica inoltre vi è la Feria de San Telmo: dalle 10 alle 18 circa, in Plaza Dorrego e Calle Defensa, ma anche nelle vie limitrofe, centinaia di espositori vendono i loro prodotti artigianali e altri oggetti tipici, il più gettonato dei quali è il kit per preparare e gustarsi il “mate”.

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COSA MANGIARE

Il piatto forte e caratteristico della cucina argentina è senza dubbio l’asado: viene offerto praticamente in tutti i ristoranti di ogni livello, e cucinato da ogni famiglia e ogni gruppo di amici. Si possono trovare molte varianti di asado, sia a livello di tipologia di carne, sia come modalità di preparazione; ma in tutti i casi vi verranno serviti chorizos (salsicce), morcillas (salsicce di sangue) e achuras (le interiora). L’asado non è soltanto un piatto, bensì un rito: sia la preparazione, sia ovviamente il momento in cui viene consumato, è un piacere anche e soprattutto per il fatto che viene vissuto in piacevole compagnia. Il profumo della legna che brucia, e a sua volta cuoce la carne, è in assoluto il profumo che mi ricorda maggiormente l’Argentina!

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A seguire, sempre come piatto di carne, è molto diffusa la milanesa: nella versione base viene servita semplicemente la cotoletta impanata, mentre nella variante chiamata milanesa napolitana la carne dopo la frittura viene condita con passata di pomodoro, una fetta di prosciutto cotto e una di mozzarella.

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Altri capisaldi della cucina argentina sono le empanadas, fagottini di pasta a forma di mezzaluna ripieni di verdure e carne (fritte o cotte al forno), e il choripan, il panino tipico composto da pane e salsiccia, che viene servito dai venditori ambulanti in occasione di ogni evento sportivo, culturale o musicale.

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L’Argentina ha una tradizione piuttosto diffusa a livello di formaggi: un piatto che ho apprezzato particolarmente è la provoleta, in sostanza il provolone cucinato alla griglia.

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Ho apprezzato molto la colazione argentina, che prevede caffè o mate da bere, e facturas (paste dolci) e alfajores (dolce composto da due biscotti uniti da un ripieno dolce generalmente bagnati nel cioccolato) da mangiare. Il prodotto dolce più diffuso nel paese è il dulce de leche: una crema spalmabile che si trova molto spesso nelle facturas, negli alfajores oppure viene anche consumato sopra il pane o da solo.

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Per quanto riguarda la cucina italiana, è possibile trovare un livello discreto di qualità, rispetto ad altri paesi anche europei. Ma bisogna essere coscienti che gli argentini negli anni hanno rielaborato la nostra cucina a modo loro, quindi molti piatti, la pizza in primis, risultano molto diversi da quelli a cui siamo abituati in Italia.

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DOVE MANGIARE

Il miglior ristorante dove mangiare l’asado è a mio parere “las cholas”, un locale molto carino e intimo senza essere troppo raffinato.

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Il miglior hamburger l’ho mangiato in un locale molto bello e giovanile, chiamato “arredondo”.

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Per la colazione più tipica in assoluto consiglio il Caffè Tortoni, il bar più antico di Buenos Aires dove nel corso degli anni sono passate molte personalità importanti dell'Argentina e non (bisogna essere consapevoli che bisogna attendere in fila anche parecchio prima di essere serviti).

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El Imparcial è il ristorante più antico di Buenos Aires, si mangia ancora molto bene e a pranzo vi è la possibilità di optare per il menù ejecutivo, un menù in cui si può scegliere un antipasto un primo e un dolce con una bevanda, a prezzi assolutamente nella media.

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In zona Rivadavia, in cui mi trovavo per andare a vedere una partita del Platense, ho mangiato molto bene nel restaurante "A morfar".

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A Tigre sempre prima di andare allo stadio ho cenato al "la BarBeria".

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"Loco por el futbol" è un bar di Recoleta dove trasmettono tutte le partite, e si mangia anche bene.

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"Lo de sabri" è un ristorante in Avenida la Plata (non vicinissimo al centro ma vicino alla fermata della metro e alla sede del San Lorenzo) in cui vengono serviti ottimi piatti tipici e lo consiglio anche qualora si voglia cambiare un pò rispetto ai piatti di carne che in Argentina si mangiano ogni giorno anche più volte al giorno (servono ottimi piatti di pesce).

 

Ci tengo a segnalare due locali molto carini e particolari vicini tra loro, a Palermo Soho: il primo si chiama “el preferido de Palermo”, ottimo per aperitivi

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Un ristorante che ho avuto il piacere di visitare è “la popular de soho”: era un ristorante che era quasi un museo di cimeli calcistici, ospitando al suo interno una moltitudine di maglie e sciarpe di squadre di tutto il mondo. Oggi ahimè è chiuso, continua ad essere aperto (e sempre molto pieno) l'altro ristorante della catena chiamato "la popular de San Telmo", dove si mangia molto bene, ma non ha tutti questi riferimenti al calcio.

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Consiglio infine una visita in un piccolo locale sempre di Palermo, che non serve principalmente cucina argentina, bensì venezuelana: si chiama “chacaito bar”, il cui piatto forte è l’arepa.

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Per la pagina delle altre città argentine che ho visitato selezionare il link sottostante

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