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Emilia Romagna

Rimini

Il mare è davvero poca roba, come in quasi tutta la riviera romagnola. Le spiagge sono attrezzatissime ma molto affollate. In Italia è sicuramente il posto migliore per andare a far festa, senza nemmeno dover spendere troppi soldi. Consigliatissimo ai giovani dai 16 ai 20 anni. Molto consigliato anche per le coppie con figli piccoli visti tutti i servizi che offrono gli stabilimenti balneari anche per i neonati.

 

 

Discoteche

Come discoteche consiglio Villa delle Rose d’estate e l’AltroMondo sia d’estate che d’inverno: a Capodanno chiamano sempre DJ di livello e organizzano feste di qualità (io ho festeggiato il Capodanno 2008 con il mio amico Manuel). Non a Rimini ma nelle immediate vicinanze (Gabicce) c’è la famosa Baia Imperiale, a mio parere la più bella discoteca in Italia.

Parma

Città di dimensioni contenute, a misura d’uomo, con un bel centro storico. Sono rimasto impressionato dall’organizzazione nell’accogliere i tifosi ospiti quando nel 2012 ci andai a vedere la Juve.

 

 

Stadio

TARDINI

Stadio di dimensioni non esagerate e senza copertura per la pioggia, ma vanta una visibilità piuttosto buona sul campo da gioco. Andai al Tardini nel 2012 in macchina con Stefano, Marco, Luca, Nicholas, Stefano, Gianluca, Andrea e Simone, davvero una bella trasferta! I rapporti tra le tifoserie di Parma e Juventus non sono mai stati idilliaci, basti pensare agli scontri sul campo di gioco del 2005 oppure al triste episodio in autogrill con la morte di Matteo Bagnaresi (RIP), o ancora l’assalto al bar dei parmigiani proprio il giorno della partita a cui ho assistito io.

Modena

Per me la città di Modena sarà sempre legata all’evento storico a cui ho avuto la fortuna di partecipare il 1 luglio 2017: il concerto celebrativo dei 40 anni di carriera di Vasco Rossi al Parco Enzo Ferrari, passato alla storia come “Modena Park”.

Già dalla mattina la città era vestita a festa, pronta per accogliere i 225mila fan in possesso di biglietto (record mondiale); tutte le strade della zona del parco Enzo Ferrari erano chiuse, consentendo un facile accesso all’area del concerto e alle sue immediate vicinanze. La parte dell’enorme parco dedicata al concerto fu divisa in tre parti: Pit 1 la parte più vicina all’enorme palco di 165 metri, Pit 2 la parte intermedia, Pit 3 la parte più lontana. I miei amici ed io, avendo il biglietto per il Pit 3, decidemmo di prendercela comoda ed entrare nel pomeriggio, dopo aver pranzato con calma, mentre invece parecchi fans, soprattutto quelli in possesso del biglietto per il Pit 1, passarono la notte precedente al concerto già dentro al Parco.

Il primo luglio a Modena c’era il sole e faceva caldo. Nonostante potesse andare molto peggio (i gradi erano circa 30, non troppi considerata la stagione), stare tutto il pomeriggio sotto il sole avrebbe potuto portare a conseguenze non belle; decidemmo allora di rilassarci all’ombra fino alle sette e mezza circa, per poi andare a prendere posto il più “vicino” possibile al palco.

Una volta trovata la sistemazione, a diverse centinaia di metri dal palco, ma comunque con una buona visibilità verso i maxi-schermi, l’adrenalina cominciò a salire. Era fantastico quel frangente. Un momento che vedeva tre generazioni diventare una cosa sola: c’erano quelli con i capelli bianchi, presenti sin dai primi concerti del Komandante davanti a poche decine di persone,  c’erano quelli dei primi concerti negli stadi, quelli di Imola, e c’erano quelli nati nel nuovo millennio, alcuni di loro al primo concerto! Gente proveniente da tutta Italia, con ogni mezzo, fianco a fianco a far festa. In una bandiera tricolore, presente praticamente in tutti i concerti dell’ultimo decennio, compare la scritta “Vasco sindaco d’Italia”. Mai come quel primo luglio a Modena, il Blasco è riuscito dove tutti (politici, calciatori, altri cantanti) avevano fallito: Vasco è riuscito ad unire persone che hanno vite diversissime, che vivono in città e realtà opposte, ma che hanno in comune la melodia che fa da sottofondo al libro dei propri ricordi, sia quelli incredibilmente belli, sia quelli fottutamente difficili da metabolizzare.

L’attesa e i dubbi sulla scaletta finirono quando, verso le nove, il basso del Gallo eseguiva l’inconfondibile accordo di “Siamo solo noi”, una sorta di preghiera laica per la Combriccola del Blasco. A seguire tre ore e mezza di concerto, con poche pause e tante canzoni (più di 40), a partire da quelle più datate, fino ad arrivare a quelle dei giorni nostri.

Bellissima e molto toccante l’esecuzione al pianoforte di Anima fragile da parte di Gaetano Curreri, colui che è stato un punto fermo per Vasco lungo tutta la carriera. Uno dei miei momenti preferiti, come in tutti i concerti, è quello della presentazione della band da parte dell’esuberante Diego Spagnoli, sulle note di Stupido Hotel.

A chiudere il cocerto ci hanno pensato tre poesie che ormai da decenni hanno l’onore e l’onere di essere il momento più toccante, ma anche più malinconico di ogni concerto: Vita spericolata, Canzone e Albachiara.

 

Il deflusso dal parco è stato molto lento, come d’altronde prevedibile vista la marea umana che si muoveva tutta nello stesso momento, cercando di raggiungere punti diversi della città. Anche l’uscita del bus da Modena fu complicata (più di un’ora e mezza per raggiungere l’autostrada), perciò arrivammo a Torino con il sole già alto nel cielo. Stanchi, ma incredibilmente felici di esserci stati!

Bologna

Il capoluogo dell'Emilia Romagna è una città molto bella, facendo una passeggiata in centro si torna come indietro nel tempo! E si mangia molto bene!

E' anche molto ben collegata con l'aeroporto (vi è una monorotaia che lo collega alla stazione di Bologna Centrale in meno di 10 minuti).

Dove mangiare

Osteria le sette chiese: vicina al centro, piatti buonissimi e prezzi giusti.

Stadio

DALL'ARA

Lo stadio di Bologna è uno tra i più antichi dello stivale: fu inaugurato in epoca fascista (si chiamava Littoriale), può ospitare più di 36mila persone, con la maggioranza dei posti che non ha un riparo in caso di pioggia o intemperie.

Ciò che rende riconoscibile e unico questo impianto è la torre di Maratona, una costruzione di mattoni rossa inaugurata circa 2 anni dopo lo stadio (nel 1929).

Sono stato allo stadio Dall'Ara in occasione della partita di Serie A tra i padroni di casa e la Juventus il 30 aprile 2023 con Dami, Samu, Ash e Simone di Londra Bianconera (il risultato finale è stato 1-1)​.

Ravenna

Cittadina molto carina della riviera romagnola, consigliata per giovani e per le famiglie. Ravenna è conosciuta soprattutto per il suo parco divertimenti.

 

Mirabilandia

Parco divertimenti di grandi dimensioni, con giostre classiche, ma anche parco acquatico. Molto belli gli spettacoli dei tuffatori, degli attori, e soprattutto degli stuntman di scuola di Polizia. Il giorno dopo si entra gratis, ed è consigliato farlo per girare il parco con la dovuta calma; si può ottenere la notte negli hotel convenzionati a prezzi vantaggiosi, come feci io con la mia famiglia ormai tanti anni fa.

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