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Budapest

Ho avuto il privilegio di visitare e vivere la magnifica capitale ungherese nel settembre 2022 in occasione della partita della nazionale italiana alla Puskas Arena. Nonostante Ungheria ed Italia si giocassero l’accesso alle finali di Nations League, gli amici ungheresi ci hanno riservato una magnifica accoglienza pre e post partita, oltre ad averci accompagnati il giorno successivo con l’auto in giro per il centro della città e in aeroporto.

Sono tornato a Budapest nel settembre 2024, per la partita della nazionale magiara contro la Bosnia, poi nuovamente nel settembre 2025 con i miei genitori.

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Cosa mangiare e dove

La cucina ungherese è molto vasta e devo dire che l’ho apprezzata molto, soprattutto nei molti luoghi in cui cucinano i piatti tipici, molto simili alle trattorie e alle piole italiane. Come piatti di punta della cucina magiara troviamo innanzitutto il Langos, una specie di pizza fritta, che viene servita sia senza nulla sopra tipo focaccia, oppure con i più disparati condimenti (io ho amato molto il langos con i formaggi e anche quello alla Nutella, anche se mi è stato detto che quest’ultimo non è affatto tipico). Un posto in centro a Budapest con tavoli sia interni che esterni si chiama Retro Langos.

L’altro piatto di punta in Ungheria è il Gulyás (spesso tradotto in Goulash o Gulasch), preparazione utilizzata soprattutto per la carne bovina, una sorta di stufato preparato in umido e tenuto al caldo da un apposito recipiente. Come bevande con le quali accompagnare i pasti, in Ungheria la birra scorre a fiumi, ed oltre ad essa ciò che si beve in ogni occasione è la palinka, una sorta di grappa dalla gradazione parecchio alta, quasi sempre sopra i 40 gradi: ancor più che a fine pasto, la palinka viene bevuta come aperitivo!

Un ristorante rustico in cui si mangia molto bene vicino alla piazza degli eroi si chiama Paprika VendéglÅ‘. Una trattoria di alto livello con piatti ricercati situata vicino alla Basilica di Santo Stefano è Pörc & Prézli Étterem.

Un posto consigliato per la bontà del cibo e per la posizione molto pittoresca (una barca sul Danubio) è Kossuth Múzeumhajó és Vén Hajó Étterem, in pieno centro (non apre tutti i giorni).

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Dove bere

un posto molto caratteristico dove sorseggiare un cocktail è Szimpla kert, un bar a più piani letteralmente all'interno di una specie di grotta.

 

Cosa visitare

La prima cosa da fare se intendete visitare Budapest è prenotare la visita al Parlamento, in quanto i biglietti per accedervi non sono mai disponibili per il giorno stesso o quelli immediatamente successivi! In ogni caso anche solo passeggiando attorno ad esso vi potrete godere la bellissima facciata e le statue di personaggi che hanno avuto un ruolo importante nella storia dell'Ungheria, oltre che un bellissimo memoriale per ricordare i ragazzi che persero la vita nell'ottobre 1956 per liberare la nazione dalla dittatura comunista dei sovietici.

Un punto panoramico molto bello si trova nella parte alta di Buda, nella zona chiamata Citadela

Budapest vanta chiese bellissime: la Basilica di Santo Stefano è situata non lontano dal parlamento, mentre la chiesa di Mattia si trova nei pressi del Bastione dei pescatori, posto assolutamente da non perdere: vi potrete godere la miglior vista sulla città!

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Tra le varie piazze, quella più caratteristica è la piazza degli Eroi; a poca distanza da essa d'obbligo una visita al parco che ospita il castello (scrivete Vajdahunyad per arrivarci).

Come museo consiglio il museo casa del terrore, nel quale sono esposti diversi cimeli, documenti, strumenti di ogni tipo risalenti alla storia recente dell'Ungheria, soprattutto gli anni di metà Novecento, molto toccante.

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Restando in tema storico-culturale, la zona intorno al Corvin Cinema è quella nella quale iniziarono i moti della rivoluzione antisovietica del '56: proprio di fianco all'entrata del cinema troverete la statua in memoria dei ragazzi di Budapest, i giovanissimi che si ribellarono all'oppressione comunista, in molti casi sacrificando la propria vita (visita sconsigliata dopo il tramonto).

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Assolutamente consigliata la visita alle terme, situate all'interno di un bellissimo parco: vantano piscine con acqua termale sia interne che esterne, per i fegati forti c'è anche la beer spa, parecchio cara ma con birra illimitata!

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Per gli amanti dell’abbigliamento e della cultura casual consiglio di fare un giro nel negozio “The casual Budapest”.

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Dove dormire

Ho avuto la fortuna di poter dormire al Four Seasons, posizionato ottimamente vicino ad Parlamento ungherese e al Danubio. Inutile dire che il costo della stanza senza lo sconto dipendenti sarebbe stato proibitivo, ma se si dispone di un budget medio-alto non posso che consigliare questo 5 stelle ubicato nel Palazzo Gresham (di fianco al Sofitel che dispone anche di un casinò).

 

Puskás Aréna

La Puskas Arena si trova ad est rispetto al centro di Budapest, a circa un kilometro di distanza dalla stazione dei treni Keleti. Si tratta di uno stadio molto moderno, i cui lavori di costruzione iniziarono nel 2017 e terminarono alla fine del 2019. Ospita principalmente le partite della nazionale ungherese, ma grazie all’attribuzione di 4 stelle dalla Uefa ospita spesso anche finali di Coppe e Supercoppe. Nel prepartita sono rimasto impressionato dal colore e dal calore dei tifosi ungheresi, tutti quanti portavano la maglia e la sciarpa della nazionale, tutti quanti cantavano cori e accendevano fumogeni nei pressi dello stadio mentre bevevano la birra e l’immancabile palinka.

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Come detto in apertura mi sono recato a Budapest in occasione della partita della nazionale italiana, valevole per la Nations League: nella fattispecie si affrontavano la prima (Ungheria) e seconda (Italia) del girone, quindi in sostanza questa partita avrebbe deciso chi si sarebbe qualificato alle fasi finali: i goal di Raspadori e Dimarco qualificarono l’Italia. Ma anche a fine partita la tifoseria magiara ha ancora una volta dimostrato il suo immenso valore restando a cantare e a sventolare le proprie bandiere con i giocatori a seguire il tifo a ridosso della curva.

Sono tornato alla Puskas Arena nel settembre del 2024 sempre per una partita di Nations League, questa volta non dell'Italia, bensì Ungheria-Bosnia. Tifo sempre caldissimo sia nel pre-partita che durante i novanta minuti!

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Debrecen

Sono stato in questa città non lontana dal confine con la Romania per breve tempo nel settembre 2025 per la partita della nazionale italiana contro quella israeliana che a causa del conflitto in corso non poteva giocare le partite in casa all'interno del proprio Stato. Pur trovandosi a sole due ore di macchina o treno da Budapest, quando si arriva a Debrecen sembra di essere in un altro pianeta, o più precisamente in un'altra epoca: non vi sono turisti, non vi sono macchine moderne bensì ancora quelle degli anni 90, non vi sono hotel o ristoranti rinomati. In città si incontrano esclusivamente persone del luogo, che spesso non parlano altre lingue oltre l'ungherese: per effettuare il check in all'appartamento che avevo prenotato su Booking mi hanno lasciato la porta del cancello aperta e mi hanno scritto tutte le indicazioni necessarie in lingua ungherese!

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Dove bere

Sia nel pre-partita sia nel post-partita sono andato a mangiare in un posto molto semplice e rustico, ma altrettanto romantico ed economico: si chiama Fácánkakas, serve birre soprattutto locali e diversi piatti ungheresi e non, in un ambiente davvero molto pittoresco!

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Nagyerdei Stadion

Lo stadio di Debrecen si trova all'interno di un parco, nella zona nord della città. E' una struttura di piccole dimensioni, ma molto moderna e con una visuale molto buona dagli spalti verso il terreno di gioco, essendo essi molto vicini, senza pista d'atletica nè divisori o reti, per lo meno per quanto riguarda le tribune; le curve, con molti posti in standing zone, hanno una rete issata dietro la porta. Per la partita dell'8 settembre 2025, vista la poca affluenza di tifosi israeliani (qualche centinaio), tifosi italiani (150) e neutrali (poche migliaia), vennero aperte solo le due tribune, mentre le curve rimasero chiuse.

La partita, una delle più pazze mai viste in vita mia, terminò con il risultato di 4-5 per l'Italia, con il goal dopo il 90esimo minuto di Tonali che consentì di mantenere la speranza di qualificazione al mondiale 2026.

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Debrecen
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